mercoledì 1 giugno 2022

INFERNETTO, PARCO ORAZIO VECCHI – LUCCIOLE PER LANTERNE

Non c’è speranza per il Parco Orazio Vecchi all’Infernetto. È una settimana che manca l’illuminazione e l’impianto di irrigazione non funziona. Segnaleremo anche questa ennesima inaccettabile situazione e solleciteremo nuovamente la richiesta, inviata il 18 maggio scorso, di convocazione di Commissione congiunta III e IV Lavori Pubblici e Ambiente per chiarire quanto emerso durante la commissione III dell’11 marzo rimozione del cartello lavori, nonostante non siano finiti, e dunque non ci sia il collaudo, e l'apertura al pubblico (*).

Incomprensibile questo assordante silenzio da parte dell’attuale Amministrazione “guidata” dal PD, come quella di sedicenti associazioni di residenti che vivono di fronte al parco.

Ricordiamo che, i lavori sono stati approvati con D.D. CO/1785/2020 del 12/08/2020 (PROT.CO/82551/2020 del 12/08/2020) di cui oggetto: Approvazione del Verbale di Gara e aggiudicazione definitiva dell'appalto di "Lavori di manutenzione straordinaria Parco Orazio Vecchi: nuova strada di servizio, illuminazione, videosorveglianza, opere di canalizzazione e funzionali alla sicurezza del Parco. Data presunta fine lavori 16.07.2021. C.L.T. TRASPORTI s.r.l. per un importo contrattuale di € ‪212.051‬,94, oltre IVA al 22%, successivamente con D.D. CO/1366/2021 del 07/06/2021 (PROT.CO/66785/2021 del 07/06/2021) Di cui oggetto: Perizia di variante in corso d'opera, ai sensi dell'art. 106, comma 1 lett. b), del D.Lgs 50/2016, per i “Lavori di manutenzione straordinaria Parco Orazio Vecchi: nuova strada di servizio, illuminazione, videosorveglianza, opere di canalizzazione e funzionali alla sicurezza del Parco" Affidamento servizio di illuminazione pubblica ad Areti S.p.A. per € 41.666,85 (IVA compresa). Quindi sono stati spesi €300.370‬,22 di soldi dei cittadini per propaganda elettorale.

Monica Bardini
Resp. LL.PP.

(*) https://evoluzionecivica.blogspot.com/2022/05/infernetto-parco-orazio-vecchi-fine-dei.html?fbclid=IwAR0czmBYVXePOppGzQjuzIhhlrtzfbWT15xp1Ki1Os4uvL7N4iLjSD8ScU8&m=1


lunedì 30 maggio 2022

INFERNETTO, NEL DEGRADO POLITICO/AMMINISTRATIVO

È sconcertante e inaccettabile la situazione di degrado e pericolosità delle strade, marciapiedi e del verde pubblico nel quartiere Infernetto, politici e politicanti si fanno vivi solo ed esclusivamente per propaganda e poi il nulla.

La precedente amministrazione (M5S) e quella attuale (PD), nulla hanno fatto e nulla stanno facendo, per risolvere almeno alcune delle problematiche che vedono penalizzato il nostro quartiere su cui si è fatta campagna elettorale permanente.

📛 Via Domenico Ceccarossi: il 2 marzo scorso a seguito della Commissione III Lavori Pubblici e Mobilità del 16 febbraio (*), fu effettuato un sopralluogo sulla via,  al quale parteciparono il Presidente della Commissione Urbanistica, Marco Belmonte, l’Assessore ai Lavori Pubblici, Guglielmo Calcerano, il Presidente della Commissione LL.PP., Leonardo di Matteo, e tutto lo squadrone dell’Ufficio Tecnico dal Direttore Sica al Geom Pagnoncelli, che rassicuravano su un intervento celere per riaprire la strada, una strada fondamentale perché parallela alla Cristoforo Colombo e Viale di Castel Porziano, una strada pubblica che necessita solo dell’ultimazione dell’iter  amministrativo per l’immissione in possesso. Ad oggi nessuno risponde alle richieste di aggiornamento sullo status quo, mentre la strada è in evidente peggioramento. L’unico intervento eseguito è stato quello di rinnovare la rete arancione usata per il transennamento, senza curarsi minimamente delle segnalazioni già inviate precedentemente alla passata amministrazione a guida 5S, e di quelle nuove sull'aggravamento delle condizioni del manto stradale che è ceduto anche dove poggia uno dei new jersey utilizzati per interdire l’area.
Però vengono si portano avanti commissioni su commissioni per discutere la modifica del percorso del TPL a servizio di Via F. Cilea dove c'è la scuola senza uno straccio di analisi dell'utenza. Peccato che non si sappia che fine abbia fatto il progetto definitivo delle rotatorie e degli attraversamenti intelligenti (**). I new Jersey di plastica collocati “provvisoriamente” per studiare la fattibilità del progetto (il provvisorio che diventa definitivo) sono divelti, la segnaletica è incomprensibile, i marciapiedi, dove presenti, non sono percorribili a causa della folta vegetazione spontanea e ammaloramenti vari. Il tratto che va dalla rotatoria Via Cilea/Via P. Romani/Via E. Boezi in direzione Viale Castel Porziano, (anche lì presenti delle scuole) è terra di nessuno: nessun marciapiede, auto parcheggiate ambo i lati della strada e il manto stradale devastato e i pedoni costretti a percorrere a piedi la corsia stradale. (***)

Invece, per quanto riguarda Via Wolf Ferrari, il 10 dicembre 2021 è stato interdetto il tratto del raddoppio che va da Via Erik Satie fino all’ingresso della Chiesa di San Corbiniano dalla Polizia Locale X Mare per pubblica e privata incolumità a seguito di un incidente (****).  Anche su questo problema ancora nessuna risposta e nessun intervento, ma durante la commissione III Lavori Pubblici e Mobilità, ci fu garantito che appena fosse stato assegnato l’appalto di manutenzione delle strade, si sarebbero attivati. Nulla. E pensare che glielo facemmo presente noi che anche quel tratto era in manutenzione al Municipio X come elencato sul sito di Roma Capitale. I referenti dell’Ufficio Tecnico nemmeno lo sapevano. Adesso lo sanno, ma non è cambiato nulla. 

Il marciapiede in Via Erik Satie sono 7 anni che è transennato per ammaloramento causato dalle radici di un albero. Anche lì passano i bambini e i ragazzi per andare a scuola ed è in manutenzione al X Municipio. Prima del bus serve poter camminare a piedi in sicurezza.

Come in via Franchetti, in prossimità dell’incrocio con via Wolf Ferrari, segnalato durante la commissione Lavori Pubblici e Mobilità del 25 febbraio (*****): un albero in evidenti condizioni critiche che costeggia la via dove transita un bus, ancora è lì e non ci è ancora pervenuta nessuna risposta anche dopo vari solleciti sulla sua stabilità.

Per non parlare dello scempio dell’abbattimento delle alberature (pini) su Viale di Caste Porziano, un viale monumentale sotto vincolo paesaggistico, dove furono promesse ripiantumazioni mai avvenute e dove ancora ad oggi attendiamo risposte. Nel frattempo lo stato di salute delle alberature peggiora a causa della cocciniglia tartaruga, perché nessun intervento di endoterapia è mai stato effettuato nonostante fosse nella relazione del capitolato. (******).

Infine, la vergognosa situazione in cui versa parco Orazio Vecchi: ad oggi ancora nessuna risposta alla richiesta di convocazione di Commissione congiunta III e IV Lavori Pubblici e Ambiente per chiarire quanto emerso durante la commissione III dell’ 11 marzo, (*******) sui permessi per la costruzione dei ponticelli di collegamento alla stradina di servizio non rilasciati dal Genio Civile a causa di mancata presentazione di documentazione da parte della progettista. In data 18 maggio abbiamo anche richiesto chiarimenti sul fine lavori dopo la rimozione del cartello e l'apertura al pubblico. (********).

Chiacchere tante, fatti zero.

Monica Bardini
Resp. LL. PP.

(*) https://www.facebook.com/page/340638492649621/search?q=ceccarossi

(**)
https://www.facebook.com/page/340638492649621/search/?q=cilea

(***)
https://www.facebook.com/page/340638492649621/search/?q=boezi

(****)
https://www.facebook.com/page/340638492649621/search/?q=wolf%20ferrari

(*****)
EVOLUZIONE CIVICA: INFERNETTO, MOBILITÀ - “MAI DIRE BANZAI”
https://evoluzionecivica.blogspot.com/2022/02/infernetto-mobilita-mai-dire-banzai.html?m=1

(******)

EVOLUZIONE CIVICA: INFERNETTO, LA TONNARA DI VIALE DI CASTELPORZIANO
https://evoluzionecivica.blogspot.com/2022/02/infernetto-la-tonnara-di-viale-di.html?m=1 

(*******)

EVOLUZIONE CIVICA: INFERNETTO, PARCO ORAZIO VECCHI – OLTRE LA MONNEZZA, VIENE A GALLA LA VERITA’
https://evoluzionecivica.blogspot.com/2022/03/infernetto-parco-orazio-vecchi-oltre-la.html?fbclid=IwAR30QerMp8ejKr7Z3AGL0lrBMSp1Q5sHdxDCGdWZw9ihJ2vt4q930KndofY&m=1 

(********)

EVOLUZIONE CIVICA: INFERNETTO, PARCO ORAZIO VECCHI – FINE DEI GIOCHI O DEI LAVORI?
https://evoluzionecivica.blogspot.com/2022/05/infernetto-parco-orazio-vecchi-fine-dei.html?m=1

mercoledì 18 maggio 2022

LE CENERI DI UN NUOVO 'CAMPO FELICE'

L'inceneritore è una comoda scorciatoia per gestire il problema dei rifiuti e ha un impatto sulla quantità e qualità del riciclo perché scoraggia la differenziata.
La nazione che produce più rifiuti urbani pro capite è la Danimarca, portata come esempio di successo. Certo, di marketing, visto che la stessa Danimarca ha deciso di tagliare del 30% il numero degli inceneritori perché non compatibile con le emissioni nette zero. 
La termivalorizzazione, dunque l'incenerimento, deresponstabilizza produttori e consumatori ed è, nella gestione dei rifiuti, una delle soluzioni peggiori, tra gli ultimi posti della gerarchia sancita nel 2008 dalla UE. Per ogni tonnellata di rifiuti bruciati si produce sempre 1 tonnellata di altri rifiuti, speciali e difficili da smaltire. Per essere conveniente un termovalorizzatore deve bruciare tantissimi rifiuti e impiegare gas per produrre energia. Dire che a Roma si costruirà un termovalorizzatore dalla capacità di 600.000 tonnellate di rifiuti l’anno (cioè il 35% di quelli prodotti oggi) significa solo due cose: o si è deciso di rinunciare a ridurre e riciclare i rifiuti o l'impianto non sarà economicamente sostenibile, ma costerà milioni alla tasche dei cittadini romani. 

Nel Municipio X siamo assistendo ad un silenzio imbarazzante da parte dell'amminiatrazione: dalla raccolta, all'apertura di nuove isole ecologiche in zone inadatte che sottraggono altri servizi, dal TMB di Ostia Antica, al futuro biodigestore.
Di tutto questo si parlerà, in un'assemblea pubblica aperta a tutti i cittadini, comitati e associazioni, Sabato, 21 Maggio, ore 17 presso la Palestra della Legalità ad Ostia.

Per maggiori informazioni:
COPX - LA RETE PER LA CONFERENZA DEI RIFIUTI DEL MUNICIPIO X https://www.facebook.com/105671062113681/posts/126811829999604/

Paula de Jesus
Resp. Ambiente, Patrimonio e Demanio

INFERNETTO, PARCO ORAZIO VECCHI – FINE DEI GIOCHI O DEI LAVORI?

Ieri mattina il cartello lavori affisso sulla recinzione del Parco Orazio Vecchi all'Infernetto è stato rimosso. È forse stato dato il fine lavori? 
Dubitiamo. Quello che è certo è che la ditta affidataria dei lavori di “riqualificazione” del parco ha provveduto alla rimozione dei rifiuti anche pericolosi presenti nell’area, dopo nostra segnalazione (*).
Attendiamo una risposta da parte del Presidente della Commissione LL. PP., Leonardo Di Matteo. Ricordiamo che durante la sua Commissione dell’ 11 marzo u.s. da noi richiesta (**), Fabrizio Colapicchioni, Direzione Tecnica Servizio Verde Pubblico, ha sostenuto che le quote del parco non fossero state alzate post operam, come lamentavano alcuni residenti. Attendiamo, in nome della trasparenza amministrativa, che venga reso pubblico il verbale da parte degli Uffici preposti alla verifica.

Attualmente il parco è stato riaperto, tutti i passaggi sia pedonali sia carrabili sono accessibili, le reti di delimitazione cantiere rimosse, è stata data una falciata veloce al prato e al fosso antistante al parco sul lato di accesso da Via Orazio Vecchi e il verde di risulta lasciato lì,  l’area adibita ad Orto Didattico lasciata tristemente a se stessa, l’impianto di irrigazione, evidentemente non funzionante, è presente solamente dove sono state piantumate le 80 siepi particolarmente sofferenti (4 sono già morte), il verde è giallo paglia, i ponticelli di collegamento alla stradina di servizio per agevolare il transito dei mezzi di soccorso non sono stati realizzati, la videosorveglianza, prevista dall'appalto, non pervenuta.
Decisamente non appare un fine lavori.

Monica Bardini
Resp. LL.PP.

(*) EVOLUZIONE CIVICA: INFERNETTO, PARCO ORAZIO VECCHI – BAMBINI GIOCANO TRA RIFIUTI PERICOLOSI https://evoluzionecivica.blogspot.com/2022/04/infernetto-parco-orazio-vecchi-bambini.html?fbclid=IwAR2UTUdbsuYloilDB0PnBwpslhq3FAJkb2Wu6MjmFD_0qPU0xbR2IFUg8TY&m=1

(**)

EVOLUZIONE CIVICA: INFERNETTO, PARCO ORAZIO VECCHI – OLTRE LA MONNEZZA, VIENE A GALLA LA VERITA’

https://evoluzionecivica.blogspot.com/2022/03/infernetto-parco-orazio-vecchi-oltre-la.html?fbclid=IwAR3xNuB402WO9iRzruL_EFdObCeXVvlyNFh_-9zWjBVA0jNMk8bdvr4AlzI&m=1

lunedì 9 maggio 2022

MUNICIPIO X, CAMPEGGIO CAPITOL"I NUOVI SOGNI" IN B/N

"Il Capitol, per esempio. Ho conosciuto il proprietario, persona splendida, una persona anziana, di quegli imprenditori che non si fermano mai, che ha campeggi ovunque, deve essere straricco. È lui che ci ha messo a disposizione i bungalow per gli Ucraini. Io gliene ho parlato (della necessità di avere alberghi ad Ostia, ndr) e mi ha detto "Dottore, se finisce la burocrazia in questo paese per fare terreni a scomputo (??? 🤔) io in 2 anni vi faccio l'albergo". Così Mario Falconi  in conferenza stampa il 6/5 scorso. 
Direi questo, caro Presidente: se voleva fare gli alberghi non si dava ai campeggi. Il Capitol, in particolare, è decisamente un esempio perfetto di quello che significa essere "imprenditori che non si fermano mai" davanti a nulla. È evidente anche tra le righe delle centinaia di migliaia di pagine scritte su Mafia Capitale (*). Le lascio qualche link così le rispolvero la memoria, perché io non ho ancora capito dove scaricano i cessi e l'acqua della piscina.
Le chiedo cortesemente, caro Presidente, se può chiedere a questo "straricco" imprenditore, in attesa che venga debellata anche la burocrazia, se c'ha du' spicci per debellare la cocciniglia tartaruga dei pini nel suo campeggio in piena Riserva Statale del Litorale Romano. Costo 50/60 euro per endoterapia a base di abamectina. I pini dentro al camping sono TUTTI neri, dunque a breve saranno abbattuti. O stiamo aspettando che muoiano tutti e 400 circa per metterci un albergo? 
Lo prenda come un "invito all'amore, alla lotta. Diamoci una mano tutti. Non facciamo sconti a nessuno", a partire dagli "straricchi", le pare? 
Sono certa che avrà anche l'appoggio di DemoS ed in particolare di Gianluca Cavino, che faceva parte dei Verdi, gruppo politico di cui fa parte l'assessore Calcerano nella sua giunta. Dal 2014 (lascio nei commenti gli screenshot) sto ancora aspettando la risposta sulle sue verifiche. 

(*) http://www.labur.eu/public/blog/2016/07/06/i-campeggi-di-ostia-dimenticati-da-mafia-capitale/

http://www.labur.eu/public/blog/2016/03/02/ostia-apertura-campeggio-capitol-esposto/ 

http://www.labur.eu/public/blog/2016/09/01/ostia-riapre-il-campeggio-capitol/

http://www.labur.eu/public/blog/2016/08/18/ostia-camping-capitol-chi-si-vuole-proteggere-disinformando/

http://www.labur.eu/public/blog/2016/08/14/ostia-riapertura-campeggio-capitol-anche-oggi-una-pagina-di-disinformazione/

martedì 26 aprile 2022

25 APRILE: FESTA DELLA RESISTENZA O DELLA 'RESILIENZA'?

E’ davvero difficile proporre una riflessione costruttiva su una ricorrenza così importante, simbolica per un popolo, per il nostro popolo, quando tanti – forse troppi – concorrono ad un vociare che è senza senso perché si perde nel vuoto di una relazionalità povera e che dovrebbe invece ambire alla pienezza, alla vivacità, alla diffusività. E, in particolare, ad una sorta di sovranità condivisa nella gestione di una risorsa preziosa, forse la più preziosa tra tutte, che i famelici ‘ladri di opportunità di vita’ – al di là dell’abito che indossano e dei modi affettati che contraddistinguono il loro comportamento - conoscono bene e sulla quale speculano senso vergona alcuna: il tempo. Una relazionalità, quindi, che dovrebbe essere irrobustita dal contributo originale che ogni cittadina e ogni cittadino può dare. Se la partecipazione ha un senso essa stessa, ovviamente.
A ciò va aggiunto che la celebrazione di un evento dovrebbe seguire (o essere il ‘culmine’, sebbene programmato, rituale) ad una preparazione, ad un processo che si fa nel continuo scambio di contenuti (idee, concetti, argomenti) e nell’esercizio di altre pratiche quotidiane ispirate da valori. Valori che dovrebbero costituire i principi ispiratori di un modo di fare comunità, di stare insieme, di ‘riconoscere’ la ricchezza della diversità dell’altra e dell’altro. E, se ciò è vero, di fare politica, economia, società.
 Il paradigma relazionale al cui sviluppo la sociologia ha dato un determinante contributo e che sembra permeare oggi ogni ambito della conoscenza – dalla psicologia e psicoterapia all’antropologia, dalla meccanica quantistica all’informatica – mette in evidenza le interconnessioni che intratteniamo e che sono, in qualche modo, costitutive di ciò che siamo. A ciò si aggiunga la non poco significativa diffusione, in tutto il mondo occidentale, di espressioni sovrastrutturali che - radicandosi nell’insicurezza generale venutasi a determinare dal crollo dei grandi orizzonti di senso, delle ‘grandi narrazioni’, e dall’indebolimento delle millenarie istituzioni religiose – propugnano la consapevolezza della ‘non dualità’, dell’illusione di qualsivoglia separazione tra ognuno di noi e tutto ciò che ci circonda. Segno questo di quanto, con la globalizzazione, si siano innescati dei processi culturali e sociali di enorme portata con riferimento al diffondersi di concezioni spirituali che vengono dall’oriente (in particolar modo ci preme sottolineare qui l’influenza dell’India e della tradizione ‘advaita-vedanta’). Processi che, certamente, partono da lontano e che includono il contributo degli esponenti di quella borghesia pre-capitalismo di massa che, dell’oriente e delle sue tradizioni filosofico-religiose ne furono affascinati e – al ritorno nelle proprie terre natie – ne divennero degli alfieri.
Il considerarsi come parte di un ‘tutto’, di un mondo interconnesso, può essere vissuto come una grande opportunità, soprattutto per l’accesso all’informazione – in tutte le sue modalità – che dovrebbe consentirci di fare delle scelte, ossia di agire in maniera sempre più responsabile (si pensi, ad esempio, ai comportamenti legati alla salvaguardia dell’ambiente) e con contezza. Ma può rivelarsi anche una pericolosissima gabbia in carenza della summenzionata ‘pratica della riflessività’ e della ‘sovranità condivisa nella gestione del tempo’. Pericolosissima perché alcuni buoni ‘contenuti’ rischiano di perdersi nel vuoto della mancanza di comprensione (quest’ultima da intendersi come capacità di afferrare e valutare sul piano intellettivo), e del disinteresse affettivo-relazionale; mentre altri ‘contenuti’ si impongono acriticamente con la forza della propaganda pubblicitaria, generalmente manovrata da chi ha potere economico per farlo.
Ecco allora che nel giorno in cui dovremmo commemorare la liberazione dell'Italia dal nazifascismo, con la fine dell'occupazione nazista e la caduta del fascismo, abbiamo visto nelle piazze d’Italia (quella di Bologna, la più simbolica tra tutte), le bandiere della NATO e dell’Ucraina, due tristissime realtà che ci impongono – per mezzo di una classe dirigenziale e politica nostrana che non esiteremo a definire stolta se non ‘venduta’ - una guerra non voluta dalla gente comune, una guerra che pagheremo al prezzo di una dilagante indigenza e di una crisi economica dagli esiti nefasti. E, tutto ciò, su uno sfondo costituito da un contesto storico caratterizzato da una dittatura sanitaria che dura da due anni (che, per fortuna, sembra cominciare a vacillare); e, da un contesto socio-istituzionale dominato da una super-burocrazia sovranazionale – l’Unione Europea - che è il sub-centro decisionale (il vero centro, lo sappiamo bene, è altrove) di scelte che non di rado sono palesemente contro gli interessi della nostra collettività nazionale.
Da queste brevi considerazioni, e con l’ostinazione a voler rimanere costruttivi, dovrebbe emergere la seguente comune consegna, comune a tutti noi semplici cittadini: quella di prepararci al prossimo anno, al prossimo 25 aprile con l’obiettivo prioritario di recuperare il senso della resistenza, mettendo da parte il concetto e la prassi della resilienza (beceramente ridotta a ‘sopportazione’, a ‘rassegnazione’). Resistenza, quindi, contro lo strapotere di una potenza che dietro la maschera-struttura della NATO può portarci alla definitiva distruzione; resistenza contro l’élite di superburocrati sovranazionali e dei loro ‘compari’ nostrani eurinomani per i quali siamo solo numeri da allineare – quale che sia la modalità esecutiva – al piano dei conti dei famelici interessi che si nascondono dietro il PNRR. Un ‘piano’ che sembra sempre più configurarsi nettamente nei termini di un temibilissimo cavallo di Troia per la società e l’economia italiane.
Facciamolo, riscopriamo e facciamo resistenza prima di morire inondati dalla valanga di ignoranza e cinismo al potere.  

Gianluca Piscitelli
Presidente

RIFIUTI MUNICIPIO X - "E' ORA DI FARE COSE INTELLIGENTI"

Dal 14 febbraio Evoluzione Civica attende di avere tutta la documentazione relativa al progetto dell'Isola Ecologica all'Infernetto a seguito della Commissione Ambiente presieduta da Valentina Scarfagna. Nonostante le rassicurazioni della Presidente, dell'Assessore all'Ambiente Valentina Prodon e del responsabile AMA, nessuno fornisce informazioni. Non abbiamo nulla in contrario come Evoluzione Civica allo strumento dell'Isola Ecologica di per sé, purché sia tale e sia portata avanti con le carte in regola, per cui ad oggi non sappiamo se ci sia, ad esempio, il parere favorevole della ASL e della Polizia Municipale. 
La situazione dei rifiuti a Roma e nel Municipio X in particolare è sotto gli occhi di tutti. Non esiste la chiusura del ciclo dei rifiuti. Di trasparenza amministrativa ce n'è molto poca. Non si riesce nemmeno a sapere dall'Amministrazione Municipale se è vero, come è stato dichiarato nelle settimane scorse da esperti del settore, che i fanghi dei depuratori di Roma (pubblici e privati) arriveranno anche ad Ostia. In un periodo di transizione ecologica e di carenza di fonti energetiche (guerra) si punta a una tecnologia finalizzata alla raffinazione del biogas, ossia il sottoprodotto del processo di digestione anaerobica dei fanghi di depurazione, e la sua conversione a bio-metano. Tutto avverrà nel già maleodorante depuratore di Ostia che raccoglie anche gli scarichi di Isola Sacra e che non fornisce da sempre tutti i dati relativi al suo funzionamento (**).
Ora si parla di termovalorizzatore, per risolvere uno stato di fatto che non può essere chiamato emergenziale perché cronico, ma che giustifica scelte politico-amministrative d'eccezione, in deroga alle norme, leggi e regolamenti e soprattutto al controllo. La salute pubblica non è un doppio standard. 
Non si può continuare ad assistere ad una cattiva gestione delle amministrazioni regionali e comunali, che si sono succedute nel tempo, capaci solo di proporre discariche, inceneritori e biodigestori.
Non si parla solo dei rifiuti per strada, ma di tutta la gestione, che dovrebbe applicare i criteri dell'economia circolare, come richiesto giustamente anche dalla UE. Applicare le 3 R (Risparmio, Riciclo, Riuso) garantirebbe non solo strade pulite, ma anche corretto conferimento dei rifiuti, enormi risparmi nello smaltimento, risparmi in bolletta e incremento della piccola economia locale con il riciclo/riuso con l'attivazione della filiera. 
Per queste ragioni, Evoluzione Civica parteciperà all'Assemblea Pubblica della Rete per la Conferenza dei Rifiuti nel Municipio X, il 7 maggio alle 17.30, allo scopo di elaborare con tutte le realtà civiche e gli esperti proposte operative in uno spazio di confronto, in primis col Municipio X e con AMA, e che sia collegato con le altre realtà di movimento che lavorano su questi temi a Roma e in provincia.

Per maggiori informazioni e adesione: https://www.facebook.com/reteCOPX

Paula de Jesus 
Resp. Ambiente, Demanio e Patrimonio 

(*) https://evoluzionecivica.blogspot.com/2022/02/isola-ecologica-allinfernetto-basta.html
(**) https://evoluzionecivica.blogspot.com/2022/03/no-allimpianto-di-trattamento-fanghi-ad.html

INFERNETTO, PARCO ORAZIO VECCHI – LUCCIOLE PER LANTERNE

Non c’è speranza per il Parco Orazio Vecchi all’Infernetto. È una settimana che manca l’illuminazione e l’impianto di irrigazion...