mercoledì 17 novembre 2021

TRITOVAGLIATORE DI OSTIA ANTICA – L’OMERTOSA EMERGENZA

L'emergenza dei rifiuti a Roma NON esiste perché è una malattia cronica.
Mentre LabUr-Laboratorio di Urbanistica denuncia una fatto gravissimo su cui la stampa tace (*) - e cioè che viaggiano 100mila tonnellate di rifiuti da Roma verso il Nord Italia illegalmente, con un metodo collaudato e approvato di fatto da tutti gli enti preposti al controllo - tutti parlano della monnezza per strada, cioè di ciò che è visibile di una malattia cronica. Compresi i grillini che fino ad un mese fa sedevano sugli scranni più alti della Capitale. Quegli stessi grillini che hanno fondato un movimento sulla stella ecologista, che hanno cacciato Federico Pizzarotti, allora Sindaco di Parma, per l'inceneritore di Ugozzolo (**), che adesso fingono di combattere la 4° linea del TMB di San Vittore nel Lazio ma la strada spianata per la 4° linea dentro al termovalorizzatore lo si deve proprio al Movimento 5 Stelle grazie ad un emendamento approvato in Regione Lazio dal grillino Devid Porrello e inserito nella legge di Semplificazione Regionale approvata due anni fa. Sempre a loro (insaputa) si deve il tritovagliatore mobile di Ostia Antica (rimarranno memorabili le parole dell'ex Presidente e del Vice Presidente in perfetto stile casalinghe di Voghera balneare (***). I tritovagliatori non dovrebbero più esistere dal 2012, ma il decreto milleproproghe proroga ancora quello che la UE vieta. Europeisti all'occorrenza. E così, nel 2012, il commissario straordinario Goffredo Sottile (finito sotto inchiesta per presunti favori a Cerroni) ordina, proprio a Cerroni, di costruire un impianto di tritovagliatura a Rocca Cencia capace di trattare fino a 1.200 tonnellate al giorno di rifiuto tal quale, cioè i rifiuti vengono tritati e, teoricamente, diviso l’umido dal secco: quello che esce quindi lo si deve ributtare nella buca. Ma i grillini sono sempre il top. Il 12 Luglio 2019, il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa (lo stellare Ministro Costa) al grido di "emergenza rifiuti a Roma", cioè la malattia cronica, dichiara che “le criticità di Roma non si risolvono con i termovalorizzatori. Si risolvono con il compostaggio ‘a stella’ e i tritovagliatori", cioè quelli vietati per legge europea. E così arriva ad Ostia Antica il tritovagliatore di Rocca Cencia, quello del 2012 di Cerroni, macchinario dalla tecnologia antiquata, che già in passato è costato alla regione Lazio una sanzione da parte dell’Unione europea. Si accende a Natale 2019, si spegne, poi si riaccende, poi si rispegne .... e durante tutto il lockdown causa Covid dentro si continua a lavorare come se la pandemia fosse selettiva, non divide l’umido dal secco e praticamente ha una parte che tritura ed una che soffia per dividere carta e plastica e tutto il resto viene triturato. Nell’impianto di Ostia Antica scaricano a terra senza vasche di scolo, senza abbattimento polvere e soprattutto senza che l’ARPA fornisca dati sull’inquinamento. Per legge il tritovagliatore dovrebbe stare almeno a 500m da scuole, ospedali e strutture pubbliche. Ebbene, il tritovagliatore di Ostia si trova a 200m da una scuola e da aziende agricole. A giugno si è parlato di una sua riaccensione e sicuramente presto ci sarà invocando per l’ennesima volta l’”emergenza rifiuti”. Il noleggio però SI PAGA anche quando il tritovagliatore non è in funzione. Il tritovagliatore gestisce 300 tonnellate di rifiuti che non si sa dove vanno. Sono anni che non si sa niente. Addirittura, mentre fanno l'ennesima conferenza di servizi sulla 4° linea a San Vittore non riescono a dare un solo numero, nemmeno quelli sanitari, perché gli ultimi dati disponibili sulla qualità dell'aria, falde acquifere e malattie annesse, da parte della Regione Lazio, sono quelli del 2013 su base 2010.

Andiamo avanti. A Gennaio 2018 l’amministratore di Rida Ambiente dichiara: “Quello che si vuole è riaccendere i tritovagliatori”, così è stato. E aggiunge "L'emergenza dei rifiuti a Roma? Creata ad hoc". In un'intervista (****) aggiunge "Ci sono impianti che sono vuoti, dei costi veri, e quali sono le necessità di Roma nessuno lo dice. Hai un’emergenza in corso, ma di quante tonnellate? Roma produce 3.000 tonnellate al giorno di rifiuto indifferenziato, mille vanno da Cerroni, mille vanno dentro Rocca Cencia e via Salaria, di AMA, sono duemila tonnellate di capacità. Ne rimangono mille tonnellate al giorno. Perché chiedono una mano a Reggio Emilia?”. LabUr ha provato a spiegarvi una delle ragioni per cui si fa questa scelta.
Infine, si fa un gran parlare di PNRR e di transizione ecologica. Il 18 ottobre è stato pubblicato il decreto del Ministero per la transizione ecologica per assegnare 1,5MLD di euro per gli impianti rifiuti. Qualcuno ne parla? No. Questi soldi servirebbero per la “realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e l’ammodernamento di impianti esistenti”. Non sono ammessi progetti riguardanti la costruzione o il revamping di discariche, impianti di Trattamento Meccanico biologico o inceneritori. Tutto chiaro?
La causa più grande di inquinamento (e dove ci sono i veri affari criminali) è quella di cui non gliene frega a nessuno. Quella che li preoccupa è presentare progetti per cassonetti "intelligenti", cioè si affronta il problema della raccolta ma non del conferimento, il vero problema.



(*) http://www.labur.eu/public/blog/2021/11/15/rifiuti-roma-il-viaggio-illegale-di-100-000-tonnellate-al-nord/

(**)https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/12/m5s-grillo-torna-ad-attaccare-pizzarotti-sullinceneritore-risponda-nel-merito/1025531/

https://www.latinatoday.it/politica/fabio-altissimi-l-emergenza-romana-dei-rifiuti-sembra-creata-ad-hoc.html

(***) https://www.romatoday.it/zone/ostia/tritovagliatore-ostia-rifiuti-di-roma.html

sabato 13 novembre 2021

LE ZANNOLIADI A NUOVA OSTIA

Dopo la nostra segnalazione (LINK), il consigliere comunale Giovanni Zannola (PD) risponde con un post propaganda su fb in perfetto stile grillino.

Zannola, che in questi ultimi giorni ha presenziato le negoziazioni per i GD dissidenti al grido "No al Tassone bis", ha dimenticato di essere stato consigliere ai tempi di Tassone e di non aver visto niente. In compenso molte sono state le vicende, anche giudiziarie, che lo hanno visto protagonista in quel periodo.

Inoltre, non si comprende perché parli di questioni regionali non di sua competenza essendo consigliere comunale, scrivendo per altro cose non vere da un punto di vista urbanistico. Il sedicente neo paladino della legalità, a pochi metri dalla palestra scenario del Commissariamento per mafia, dovrebbe spiegare perché non si stiano facendo lavori in regola. Non c'è un cartello lavori, non si sa quanto ci costi questa 'pulizia' (anche con rifiuti speciali) e nemmeno si sa, in un momento di emergenza rifiuti, dove venga smaltito il tutto

L' "esempio di riscatto" passa attraverso le carte in regola e la trasparenza, assessorato oggetto di un deprecabile mercimonio avvenuto in questo giorni.


mercoledì 10 novembre 2021

CASE IDROSCALO A NUOVA OSTIA - COSA ACCADE NELL'AREA DI VIA RUTA?

Il Presidente Falconi, nella prima seduta del consiglio municipale, ha parlato di una festa all'Idroscalo per festeggiare la sua vittoria che per ora appare pirrica.

Divagando sul tema ha parlato di "speculazione" di alcuni abitanti che affittano in nero le loro case, dimenticandosi però ben altra speculazione, come quella del Porto, che ha avallato ai tempi dell'UDC. Nessun accenno però al documento del Comune di Roma pubblicato da noi i giorni scorsi. È infatti partita la ricognizione interna di personale tecnico amministrativo di Roma Capitale per l'affidamento dell'incarico di studio di fattibilità tecnica economica per la riqualificazione ambientale e nuova edilizia sociale all'Idroscalo di Ostia.

Anni di promesse mai mantenute, nessun atto concreto di sospensione dell'iter e nemmeno alcun accenno ad una vera cabina di regia partecipata da parte del neo Presidente. Le case popolari, per altro, sorgeranno in zona a rischio R4. Eccola nel video: a pochi metri dall'ex palestra degli Spada, l'area è andata a fuoco nei mesi scorsi, sono scomparsi nel nulla gli occupanti e si fanno lavori senza alcuna autorizzazione e in modo improprio. Non c'è un cartello, nessun documento pubblicato, né sul sito della Regione né del Comune. La legalità, a pochi metri dalla propaganda legalitaria post Tassone, rimane una chimera. E il borghetto dell'Idroscalo anche.


lunedì 8 novembre 2021

INFERNETTO, PARCO ORAZIO VECCHI - 5 ANNI DI MONNEZZA

 

Condizioni non eccezionali di pioggia, ma sicuramente importanti, che dilavano l'influente L portando verso la pompa sul canale Palocco i rifiuti (monnezza) che si accumulano nell'alveo dei fossi per mancanza di pulizia ordinaria di competenza del CBTAR. A tutto questo si aggiunge il non facile accesso alla griglia che intercetta il flusso di acqua per garantire che i detriti non blocchino la pompa. È impossibile di fatto intervenire in caso di emergenza. Dunque, la priorità è che il CBTAR svolga le pulizie ordinarie presso la pompa, non quelle straordinarie.
Infine, è ancora mancante il ponticello di scavalco del fosso che sarebbe servito ai mezzi di soccorso tra Via Orazio Vecchi e Via Domenico Alaleona. In questi 5 anni tutto quello che si è raccontato sul parco non si è fatto e i sedicenti nuovi esperti di comitati e consulte tacciono da anni nascondendo un problema gravissimo e ancora non risolto per meri interessi personali legati alla precedente amministrazione, che aveva scritto: "rimetteremo a nuovo il parco con 430mila euro. Realizzeremo anche una strada di servizio che potrà essere utilizzata dai mezzi di soccorsi e opere di canalizzazione funzionali alla sicurezza".
Dopo il cartello lavori di Civitavecchia comparso sul cantiere, la sfilata dell'ex Direttore Tecnico dei giorni scorsi, abbiamo anche chi pensa ad una nuova intitolazione del parco.

Paula de Jesus e Monica Bardini per Evoluzione Civica.

giovedì 4 novembre 2021

IDROSCALO DI OSTIA - INIZIA L'ITER PER LA RIQUALIFICAZIONE

 

È partita la ricognizione interna di personale tecnico amministrativo di Roma Capitale per l'affidamento dell'incarico di studio di fattibilità tecnica economica per la riqualificazione ambientale e nuova edilizia sociale all'Idroscalo di Ostia.
Tutto secondo programma: anni di promesse mai mantenute, anche nell'ultima campagna elettorale, a partire dal neo Assessore al Patrimonio e Politiche Abitative di Roma Capitale, Tobia Zevi. La coerenza tra parole e fatti richiederebbe un atto concreto di sospensione dell'iter e una vera cabina di regia partecipata.
Se il PNRR è un piano che ha come obiettivo "sostenibilità e densificazioni, senza nuovo consumo di suolo" con progetti di riqualificazione e rigenerazione sociale e fisica di aree degradate, messa in sicurezza, previsione di nuovi servizi urbani, di viabilità e accessibilità, spazi pubblici da rilanciare, è incomprensibile quanto stia accadendo. Case popolari in zona a rischio R4 e sedicente bonifica di un'area non recuperabile sul piano ambientale, fuori da ogni processo di partecipazione così caro al centro sinistra che ha nominato Andrea Catarci, Assessore al Decentramento, alla Partecipazione e alla Roma dei 15 minuti.
Attendiamo anche una chiara e non equivoca presa di posizione da parte di Mario Falconi visto che a suo tempo si spese per il raddoppio del porto (che avrebbe cancellato l'Idroscalo) e ora inneggia alla scogliera per proteggere l'abitato.

INFERNETTO, PARCO ORAZIO VECCHI – LUCCIOLE PER LANTERNE

Non c’è speranza per il Parco Orazio Vecchi all’Infernetto. È una settimana che manca l’illuminazione e l’impianto di irrigazion...