mercoledì 5 gennaio 2022

INFERNETTO, LA TONNARA DI VIALE DI CASTELPORZIANO


Un viale monumentale, sotto vincolo paesaggistico, ha due nuovi rais: gli Assessori Valentina Prodon e Guglielmo Carcerano. 

SUL "VERDE" non era bastata la pessima Amministrazione a 5S del Municipio X (l'unico ad avere sul verde il decentramento amministrativo, eccetto i mille ettari della Pineta di Castel Fusano) che lo ha ridotto solo ad un parco giochi, con corrispettivo prezzo di tagli di quantità, in assenza di contestualizzazione storica e sociale. Ora abbiamo anche l'uscita in tandem dell'Assessore all'Ambiente, Valentina Prodon, con l'Assessore (del partito dei "Verdi") ai Lavori Pubblici, Guglielmo Carcerano, che si presentano alla prima uscita annunciando, come due travet, la morte del Viale e la nascita di Via di Castelporziano: "Il regolamento del verde pubblico nega la messa a dimora di alberi su marciapiedi e strade prive di alcune caratteristiche”. Colpa di quelli di prima, tanto per cambiare. 
Anche per loro non ci è dato sapere 
se il Verde sia un fine o un mezzo nella trasformazione della città, ridotto a mera merce scambiabile. 
Ricordiamo ai due Assessori travet che il Municipio X ha speso, solo nel 2020, 6MLN di euro nel Verde, 5 volte di più del Municipio più 'spendaccione' di Roma Capitale, il IV. Ma sono gli unici soldi pubblici spesi? No, perché molti dei lavori sul "Verde" sono stati operati con i bandi dei LL.PP. essendo le alberature considerate "pertinenze" della strada. Ecco perché i due travet escono in tandem.
Peccato che siano due Assessori ben pagati e che ci si aspetta ben altro. Ricordiamo anche che quanto avvenuto sotto la giunta grillina su Viale di Castelporziano è stata una vera e propria ferita inferta al patrimonio pubblico, un viale monumentale che dovrebbe essere un patrimonio culturale nazionale, al pari dei complessi archeologici, degli edifici, dei castelli e dei centri storici di maggior pregio, ridotto, ancora una volta, a mero problema di Lavori Pubblici. Del pregio architettonico vegetale, paesaggistico e storico-culturale all'Amministrazione 5S come a quella a guida PD non interessa assolutamente nulla. 

Informiamo i due Assessori travet, che l’appalto lavori di manutenzione straordinaria strade – Opera 1500440001 – P.I. Annualità 2015 – Riqualificazione della pavimentazione stradale di Via di Castel Porziano tratti da Via W. Ferrari e Via Canale della Lingua e da Via Canale della Lingua a Via del Lido di Castel Porziano, il 9 Gennaio 2020 con Prot. QL 139 il Dip. Tutela Ambientale, Direzione Gestione Territoriale Ambientale e del Verde, Ufficio Autorizzazioni Verde Privato e Cavi Stradali, autorizzava l’intervento con procedura d’urgenza per l’abbattimento di n. 37 esemplari arborei di cui n. 3 pini e n. 1 cerro sulla base della richiesta presentata dalla Direzione Tecnica del Municipio X con nota pro. CO188101 del 24.12.2019 per “l’alto rischio al ribaltamento improvviso che rappresentano gli stessi … con potenziale bersaglio su autovetture e persone”. Quindi, per garantire la privata e pubblica incolumità, il Dipartimento diede il via libera all’ “abbattimento immediato”, aggiungendo in maiuscoletto e grassetto che l’Amministrazione del Municipio X era "tenuta a procedere a successiva piantumazione di compensazione ambientale con altrettanti esemplari arborei di stessa specie”. Cosa mai avvenuta e adesso scopriamo che mai avverrà.
Era talmente" urgente" che gli abbattimenti però iniziarono solo 5 mesi dopo, il 25 maggio 2020. Sul cantiere non c’era alcuna cartellonistica, come invece prescritto dalla normativa vigente, e nemmeno alcun dottore agronomo a verificare la realizzazione di interventi volti a garantire la messa in sicurezza e la sopravvivenza delle essenza arboree. Peccato che i lavori erano stati annunciati dal ricco Assessore al "Verde", Alessandro Ieva, il 10 settembre 2019 con la promessa che sarebbero iniziati entro lo stesso anno per un importo di oltre 1MLN di euro. Tralasciamo di ricordare lo scandalo dei "lavori di asfalto" (termine mai più consono) sul viale, concentriamoci invece su un fatto davvero disdicevole. Non solo i pini furono abbattutti 5 mesi dopo la dichiarazione di emergenza per la pubblica e privata incolumità, ma dopo l'istanza di accesso civico generalizzato di LabUr - Laboratorio di Urbanistica del 3 dicembre, si è scoperto che l'Amministrazione non ha fatto niente per salvaguardare le alberature inquadrate in classe C e in C-D dal Dott. For. Rocco Sgerzi a cui era stata commissionata la relazione. L'agronomo aveva infatti descritto una situazione tragica chiedendo di intervenire su tutte le piante (dunque, non solo le 37 da abbattere) perché c'era anche il problema del Blastofago del Pino e di altre patologie come la Toumeyella Parvicornis (Cockerell), nota volgarmente come “cocciniglia tartaruga” che ha fatto e continuerà a fare una strage. Dunque, doveva essere effettuato un taglio urgente e portato avanti un protocollo fitosanitario mai avvenuto causando di fatto il passaggio delle piante classificate C-D a D (cioè da abbattere con urgenza perché a rischio estremo per un totale di n. 77) e le C in C-D (da abbattere a breve perché a rischio elevato per un totale di n. 405 Pini). Peccato che l'appalto prevedesse "trattamento antiparassitario, a partire da trattamento antiparassitario liquido, eseguito con mezzi meccanici atomizzatori" a 700 euro ad albero, il trattamento delle chiome e estirpazione ceppaie e taglio delle radici dei pini.  
I due Assessori travet possono ragguagliarci su tutto questo?

Informiamo anche i due Assessori travet che Viale di Castelporziano è sotto vincolo paesaggistico ex legge 1497/39. Nel PTPR adottato dalla Regione Lazio e in particolare nella Tavola C (Beni dei Patrimoni Naturale e Culturale) è segnata come parte del 'sistema insediativo storico - viabilità e infrastrutture storiche (art.60, c.2, L.R. 38/99, "Definizione degli insediamenti urbani storici aggregati o centri storici e degli insediamenti storici puntuali). C1-1: Zona che comprende le aree situate tra la tenuta di Castel Porziano e la via di Castel Porziano e, in continuità, la zona che si stende in adiacenza alle pinete di Castel Fusano e di Ostia, a monte di queste, come individuate dalle Tavv. E3 . In tale zone sono vietati tagli delle alberature di alto fusto.

Siamo stanchi di assistere all'abbattimento di alberature, soprattutto Pini, e a promesse di ripiantumatura che non avvengono mai. Non è nemmeno mai stata data trasparenza sul numero di abbattimenti e ripiantumazioni effettuati in questi anni. I due Assessori travet sicuramente lo sapranno, altrimenti come fanno a pianificare e dunque operare scelte politiche? Il Municipio X non ha mai rendicontato, però si sono riempiti la bocca della parola trasparenza.

Chiediamo a questo punto con urgenza che venga convocato un tavolo partecipativo per definire una strategia a medio e lungo termine su una strada monumentale come quella di Viale di Castelporziano. 
Esiste un regolamento che applicano pedissequamente i travet, poi esisterebbe la Politica.

Paula de Jesus
Resp. Ambiente, Patrimonio e Demanio

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